15 – 09/08/19 – Attacco alla caverna

Casa dei Nani , presenti Fede e CRi !

A Jakaar la popolazione è scossa. Il capo delle guardie ATHERIOS organizza la difesa ingaggiando i pochi mercenari, sia barbari che goblin, alla difesa della città. La locandiera Alfassa si occupa dei feriti, utilizzando le sue strane misture di erbe e alcool per curare le briciature e grossi ami da pesca per ricucire le ferite. Anche il goblin mercante fà immediatamente ritorno alla sua base sul piccolo molo per mettere in sicurezza il suo magazzino e controllar che nulla sia stato rubato. Quest’ultimo, interpellato da Argun si dice molto dispiaciuto per quanto successo, la sua intenzione era quella di ottenre dal capo villaggio Atherios un ordine di presenza nel Maniero dei personaggi, per assicurarsi l’esclusiva commerciale. Ma al momento ha intenzione di considerare nulli tutti i precedenti patti, alla luce di quanto è successo il commercio con le navi è indubbiamente più pericolo, e per questo anche più costoso ( e redditizzio !! ).

Fenya , BArtolomeo e Argun decidono quindi di tornare al loro maniero, anche per allontanarsi un pò dalla cittadina, visto che non vengono ben visti dalla popolazione, sono ancora loro il motivo per cui è avvenuto l’attacco.

Solo il doganere Theodore de Biscaglia sembra maggiormente interessato a loro ed alla loro legna e masnada di goblin, per la futura costruzione della palizzata a protezione della cittadina oramai divenuta necessaria.

Il ritorno al Maniero non porta ulterori sorprese, ed all’arrivo trovano Don Agostino e BArcalaya intenti a preparare la spedizione contro la tribù di Goblin Cannibali, guidati dal Troll Glade. I goblin pronti alla guerra sono 50, tutti armati di armi corte e arco corto. Solo due di loro per ogni battaglione sono equipaggiati con granate esplosive mentre tutti hanno a disposizione due boccette di olio e micce. Sono stati costruiti cinque grossi scudi in legno, trasportabili da due giìoblin, alti due metri e in grado fìdi fermare le normali frecce di archi o balestre. Non c’è stato tempo per cucire armature per nessuno quindi al momento solo una decina di loro indossa una protezione in cuoio.

La masnada viene divisa in cinque gruppi da dieci unità, ugnona di esse comandata da un personaggio :

Bartolomeo , si avvicina furtivamente all’entrata secondaria posizionata nella parte alta della Forra con dieci goblin , pronto ad attaccare se dovessero uscire goblin o ad entrare velocemente in caso di necessità.

I rimanenti quattro battaglioni sono guidati da Fenya con la sua inseparabile Cverula, Don Agostino , Argun , e l’ultimo dal capotribù Goblin. Lo scarso allenamento in battaglia fà si che pochi e semplici siano le tattiche preparate da utilizzare, ma ben identificate : attendere , attacco da tiro , attacco corpo a corpo , attacco con fuoco , attacco totale , ritirata.

L’avvicinamento avviene con successo furtivamente e tutti i battaglioni guadagno una ottima posizione nello spiazzo di fronte la caverna, nascosti e difesi dalle grandi pietre presenti. Le poche guardie a difesa del grande portone di accesso alla caverna vengono facilmente uccise, ma piuttosto che tentare unì entrata veloce all’interno , i battaglioni rimangono asserragliati , continuando a bersagliare i goblin che fuoriescono in difesa del portono.

Inizialmente i goblin della tribù Arekkald fuoriescono furiosi nel tentativo di uccidere velocemente gli aggressori, sia semplici goblin guerrieri che altri armati pesantemente tentano la sortita, ottenendo solo di ricoprire lo spiazzo di cadaveri carbonizzati. Oramai la tribù si è resa conto dell’attacco e dal grande portone aperto una grossa ballista riesce ad uccidere un paio di goblin alleati dei pg, ma la pioggia di fuoco con granate e olio che incendia il portone danneggiandolo seriamente, li costringe alla difesa, posizionando di fronte il portone un intero squadrone composto da otto goblin armati di archi lunghi e lanciando granate esplosive con l’inteno di creare un muro di fuoco tra loro e gli assalitori. Riuscendo però in parte, visto che uno spazio, esattamente di fronte all’ingresso rimane scoperto.

L’effetto sorpresa è perso, e se i personaggi intendono sfruttarlo rapida dovrà essere le loro prossime mosse. Il tempo gioca a favore della tribù Arekkald che ha così il tempo di organizzarsi meglio.

Inoltre la battaglia è durata tutta la mattina, il sole scende presto nella foresta del Davokar e passare la notte all’esterno in inverno può essere molto pericoloso se non si sono prese le dovute precauzioni contro il freddo e tutte quelle creature che attendono la notte per risvegliarsi….



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